Il birrificio Blind Pig guarda oltre il Pacifico per la birra Umeboshi

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Aug 04, 2023

Il birrificio Blind Pig guarda oltre il Pacifico per la birra Umeboshi

Blind Pig Brewery's choice of a Japanese pickled plum for its sour ale pays off

La scelta della Blind Pig Brewery di una prugna sott'aceto giapponese per la sua birra acida ripaga i dividendi.

Il giornalista Ben Singson presenta ai lettori del Journal-Courier il mercato in forte espansione delle birre artigianali della regione in una rubrica che può essere trovata qui ogni settimana.

Stiamo attraversando lo stagno per questo - no, non quello stagno; l'altra.

La selezione di birre artigianali di questa settimana è Umeboshi del Blind Pig Brewery di Champaign. L'ultima volta che ho provato qualcosa da queste persone, ho messo sulla brace la loro birra Raspberry Wheat perché... semplicemente ero un po' noioso. Sono felice di dire che la miscela di sapori unici e oceanici di questa birra acida (credetemi su questo) mette Umeboshi al di sopra di quella birra.

Per coloro che si chiedono cosa sia esattamente un umeboshi, si tratta di una prugna giapponese salata e in salamoia che è un comune tsukemono ("oggetto in salamoia") da spuntino nel suo paese d'origine. Viene utilizzato abbastanza spesso anche come ripieno per gli onigiri, ovvero palline di riso bianco avvolte in alghe. Diversi blog sulla salute con siti web spaventosamente ascetici affermano che sia un superalimento; Non posso dire se ciò significhi che anche la birra si qualifica come tale.

Non posso parlare con precisione di quanto bene Umeboshi ricrei il sapore della prugna. Quello che posso dire è che è sicuramente una delle birre più uniche che ho provato qui. Con una gradazione alcolica del 5,6% in volume, questa birra aggiunge al mix anche lo shiso rosso - la foglia che conferisce al vero umeboshi il suo colore caratteristico - sale marino e riso, tutte cose che non avrei pensato di mettere nella birra.

Umeboshi ti accoglie con, come avresti potuto aspettarti, un odore aspro al primo rossore, mescolato con un pizzico di salsedine che mi ricorda sinceramente l'acqua di mare. In senso buono, onesto. La birra è rosa come la prugna da cui prende il nome, il che è stato un enorme sollievo dopo la settimana scorsa, quando Holey Jeans ha avuto l'audacia di essere ambrata invece che blu.

Al primo sorso, Umeboshi ti colpisce con un sapore di frutta acida che non assomiglia a nulla che ho provato prima per questa rubrica, qualcosa che immagino sia dovuto alla prugna stessa. Il sale marino riesce anche a completare abbastanza bene il gusto deciso e saporito dell'umeboshi, smussando parte del bordo che immagino sarebbe un po' duro di per sé.

Anche Umeboshi termina ogni sorso in un modo strano. L'acidità non diminuisce tanto quanto vira selvaggiamente in una direzione diversa. Il suo morso rimane lo stesso, ma è in qualche modo ridotto di volume, o forse aumentato. Adesso mi fermerò prima di confondere ulteriormente le acque con il mio bisogno cronico di metafore.

L'Umeboshi si distingue dalla massa per le sue inclinazioni acquatiche e il suo sapore aspro e non ortodosso. È un drink che consiglio vivamente a chiunque voglia allontanarsi dai sentieri battuti con la propria birra.